Parallelamente all’esposizione “Sinfonia astratto_materica e poesia”, mi viene richiesta un’intervista dalla giornalista Rossella Oricchio.
Franca Dariol, i colori della nostra arte interiore
Quello che io vedo di te, cielo, quello è il nostro mistero; quel che sta dall’ altra parte, sono io qui, in sogno ( Jimenez)
Siamo legati da un filo sottile, siamo avvolti da un’ aura magica che ci vuole uniti alla sostanza terrena come all’ elevazione celeste. Noi siamo nel bel mezzo a cercare il principio di tutte le cose, ad aspirare a trovarne uno che possa unirci al centro del mondo. Viaggiamo, andiamo, torniamo ma siamo e saremo sempre alla ricerca di noi stessi e del modo di stare al mondo che poi può diventare un modus operandi. Ci mischiamo alle emozioni come fossero colori per poi cercare di disegnarle. E ci rendiamo conto nel tempo, con il passare del tempo, che tutto passa attraverso le nostre esperienze segnate da forme e colori della nostra anima. Tutto passa attraverso il nostro sguardo e attraverso il nostro modo di intendere le cose. Arrivando, poi, a quel messaggio subliminale fatto di osservazione e di ispirazione. Perché poi dovremmo partire sempre e comunque dalla conoscenza di sé, da quel viaggio interiore di socratica memoria. Ma come possiamo veramente conoscerci? Dobbiamo passare per segni, segnali, simboli fino a trovare il nostro posto nel mondo. Proviamo gioia, dolore, ci accendiamo e ci spegniamo con i colori… come facciamo poi a lasciare un segno delle nostre emozioni? Come si fa per esempio a disegnare la gioia come il dolore? Abbiamo conosciuto un’ artista d’ eccezione oltre che una donna con una sensibilità innata, una donna con un’ eleganza discreta e con grandi potenzialità di percezione ed introspezione. Una donna e un’ artista con altrettanta eleganza interiore che non può che splendere per apportare il suo contributo e la sua esperienza al prossimo. Franca Dariol dice che la risposta che è da ricercare in noi passa per l’ arte e, non solo, per quella che si definisce arte psichica. Come una rosa aperta e adagiata è l’ arte insieme ad ombre, luce e lacrime. Perché, poi, in un certo qual senso, l’ arte passa anche per la sofferenza: attraverso crepe e ferite si arriva poi alla luce dando un senso alla nostra esistenza. Franca Dariol vive a Meolo, in provincia di Venezia, dopo iniziali studi artistici, vanta un’ esperienza in campo grafico dove ha lavorato per un lungo periodo. Poi come spesso accade, ha attraversato un periodo oscuro della sua vita che le ha permesso di interrogarsi sulla propria esistenza attraverso una scrupolosa ricerca interiore. L’ artista oggi si immerge in tutta la potenza psichica dell’arte che è un balsamo per le nostre emozioni e che scioglie i nodi delle nostre paure ed insicurezze, lasciando poi tracce del nostro passaggio nel mondo. Franca Dariol ha sempre dato importanza alla potenza psichica del disegno attraverso il quale sin da ragazza, riusciva ad interpretare un suo linguaggio interiore. Oggi ciò che ha appreso anche grazie ad incontri e studi importanti desidera inoltrarlo agli altri. Tutto ciò passando anche per l’ arte astratta e materica, per quella dimensione onirica, subendo il fascino dell’ arte simbolista e surrealista. I suoi sono disegni ma anche ritratti psichici dove compaiono forme e colori a tracciarne un profilo personale per arrivare alla maggiore conoscenza di sé. Attraverso quadri psichici, l’ artista Dariol intende tirar fuori i nostri luoghi segreti e oscuri per liberarci completamente e per evidenziare le nostre potenzialità. E tutto attraverso intuito, istinto ed intelligenza emotiva. Tanti sono i progetti in itinere che vedranno eventi e mostre sul tema dell’ arte psichica; molti si terranno nel comune di Meolo dove l’ artista vive. L’ ultimo evento ha visto anche la poesia protagonista creando un legame tra arte e cultura. Franca Dariol è una donna e un’ artista che vive di luce propria, di quell’ essenza vitale che è l’ arte. Le sue opere parlano di un percorso lungo e a tratti faticoso che porta alla luce, a quella luce che ognuno di noi ha e che bisogna liberare. Attraverso il logos, attraverso lo sguardo dell’ intelletto si arriva alla verità. Per arrivare all’essenza intrinseca dell’ essere umano che è proiettato in uno sguardo verso l’ alto, verso il cielo. Il suo sguardo misura gli spazi, la sua mente ordina le cose. Dunque l’ arte è la lettura e lo strumento privilegiato per porsi domande e darsi risposte sui quesiti dell’ esistenza. Una eredità spirituale intende quindi inoltrare Franca Dariol, attraverso l’ incoraggiamento alla conoscenza interiore, attraverso segni, simboli e colori della nostra arte e della nostra arte interiore.
Raccontati tra studi, lavoro, passioni…
Ho frequentato il liceo artistico a Treviso, ho iniziato a cercare lavoro come operaia finché poi ho frequentato un corso di computer grafica per poi ottenere una borsa di studio e partecipare ad uno stage di un anno… Così ho trovato lavoro in un’azienda che realizzava insegne luminose… Poi ho cambiato diversi lavori in campo grafico, l’ultimo lavoro è stato quello di grafica in pre_stampa…
Come nasce la tua passione per l’arte astratta e l’arte psichica?
Devo dire che ho attraversato un periodo oscuro della mia vita, causato anche da un incidente d’auto e così ho voluto iniziare a frequentare dei corsi di crescita personale. Come quello riguardante “La ricerca e l’ attivazione psichica dei propri talenti”.
Intanto il disegno è sempre stato un momento di evasione da adolescente ed ecco che mi sono congiunta al mondo dell’arte… Mi è sempre interessato il simbolismo e il surrealismo, quindi un certo tipo d’ arte legata all’ introspezione. Oggi spazio dai disegni psichici all’ arte materica e astratta… realizzando tutto su cartoncino o tela.
In che cosa consiste esattamente l’arte psichica?
Intanto mi sono approcciata all’arte psichica utilizzando la metodologia degli anni ’70 del noto filosofo indiano Baba Bedi, ho frequentato un corso con i suoi allievi e devo dire che ne sono uscita con una nuova consapevolezza, è avvenuta una trasformazione in me…Tant’è che poi ho sentito il bisogno di coniugare l’arte alla sfera interiore e quindi psichica.
Il disegno psichico lo colloco all’ interno dell’ arte astratta…
Ma nel tempo mi sono chiesta: come si fa a dipingere la gioia e come il dolore? Attraverso i disegni psichici c’è la possibilità di tirar fuori quello che si rappresenta in modo originalissimo senza preoccuparsi del giudizio estetico… Vengono fuori colori e forme a seconda delle personali note caratteriali: la persona che avrà utilizzato molto colore giallo sarà una persona dotata di intuito; chi avrà utilizzato l’azzurro, sarà una persona con una sensibilità psichica sviluppata.
Attraverso i disegni psichici si dà ascolto alle proprie emozioni… con assoluto senso di libertà. Realizzo anche ritratti psichici, non ritratti figurativi ma ritratti dove escono fuori colori e forme a seconda della persona che intendo rappresentare.
Ad esempio ho rappresentato “Anna”, uno dei ritratti psichici al quale resto molto legata… Si tratta di mia zia Anna, venuta a mancare qualche anno fa…
Disegnando “il disagio”, quest’ ultimo tende a scomparire perché entri in un limbo dove stai bene, lo vedi da una prospettiva diversa…
Prossimi progetti?
Intanto far decollare Francadariolart e vivere di essa, della mia attività in autonomia… Fino all’11 novembre si terrà ancora la mia mostra personale “Sinfonia astratto-materica e poesia”. Il 4 novembre ci sarà un micro-evento sui disegni psichici, si terrà a Meolo… qui tengo a dire che si avverte un fervore artistico importante. Molto probabilmente terrò una mostra anche nella sala del Comune, la data è da stabilire… poi inizierò a collaborare con degli enti per creare ulteriori laboratori pittorici…
Che cos’ è l’ arte per te?
Uno spazio in cui un artista riesce a tracciare un tramite tra la terra e il cielo.
Che tipo di donna e di artista sei?
Sono cambiata molto negli anni…oggi sono abbastanza libera con una nuova consapevolezza, adoro la leggerezza ma mi piacciono anche le cose ben pensate…
I tuoi colori preferiti?
Il rosso, l’oro, il turchese, il blu…
I sentimenti che ti raccontano: che cosa ti fa star bene e rasserena e che cosa ti rattrista?
Mi dà gioia la serenità di mio figlio, mi dà gioia aver saputo camminare con le mie gambe e aver compiuto delle scelte inconsuete nelle quali ho creduto… Mi rattristano l’ipocrisia, la violenza in genere, la mancanza di fede in ciò che può accadere…
Un tuo motto di vita?
Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te… sembra una frase fatta ma è proprio così.
Per info: pagina facebook Francadariolart ; www.francadariolart.it
LEGGI NEL BLOG DI ROSSELLA ORICCHIO