Come sono nati i ritratti psichici di Franca?
Anna
Tutto è iniziato verso il 2015, l’anno in cui ho partecipato, come corsista, al mio primo seminario di: “Attivazione psichica, ricerca dei talenti ed attivazione psichica dei talenti artistici”, nel centro della bella Treviso, vicino al duomo.
Prima di tutto, quindi, in questo ambiente ho preso coscienza di quali sono i miei talenti, fra questi: la creatività, talento confermato dal risultato di un precedente test, che avevo fatto per motivi di lavoro, molti anni prima.
Dopo la scoperta dei propri talenti, segue di prassi, l’attivazione di quelli artistici, in primis a chi li ha.
Uno dei passaggi chiave per attivare, ad esempio, il talento del disegno psichico, consiste nel disegnarne 90, utilizzando istruzioni precise e differenti, da applicare a ciascuna delle tre serie da 30 disegni.
– La prima serie, libera, deve essere assolutamente spontanea, iniziando con alcuni accorgimenti.
– La seconda viene chiamata a concetto, richiede di seguire alcune semplici istruzioni prima di iniziare.
– La terza: a tema. Si decide il tema da sviluppare prima di iniziare il disegno.
Dalla prima serie ho imparato a pormi in modo spontaneo, diretto ed intuitivo al disegno ed ai colori, permettendomi di lasciar andare il controllo mentale, fidandomi di me stessa e della mia mano.
Con la seconda serie ho imparato a fidarmi dell’intero processo.
La terza serie mi ha insegnato a direzionare l’energia ed il focus, come un laser, nello sviluppare qualsiasi tema io decida.
Rarissime sono le persone che hanno la perseveranza di terminare questi 90 disegni. Io sono fra le poche che lo hanno fatto, e non solo, ho avuto spinta ad andare oltre.
Alcuni dei temi che avevo scelto erano:
fragilità, guarigione, rumore, amore, sapienza: molti di questi sono concetti astratti.
Nel proseguire ho deciso di affinare la tecnica, utilizzando come tema, le persone a me più care: dai familiari, agli amici ai conoscenti, concentrando il focus su di loro.
Dopo aver realizzato i primi disegni psichici a tema: “La persona Xy”, il mio lato perfezionista andò in crisi, perché il tipo di relazione che avevo con lei /lui poteva influenzare il risultato dello schizzo e dei colori.
Per superare questo “ostacolo” ho lavorato con molto impegno, consultandomi con più mentori, fino a trovare la giusta formula / focus, per lasciare al di fuori ciò che sento o provo in quel momento verso quella persona e rappresentare, come da mia intenzione, ciò che è la la sua essenza, o personalità.
Dipingere in questo modo è stata un’emozionante scoperta per ogni singola persona, percepisco un energia completamente diversa da ognuna.
Ho esposto, su invito, due di questi disegni ad una collettiva a Londra, al Craft Central: Roberta e Matteo (nelle due immagini).
Matteo – un mio conoscente bassista
Roberta – docente e amica.
Con la sensibilità psichica, ho imparato in seguito, ad interpretarli e a scrivere testi perfettamente allineati con ciò che la persona vive in quel momento, anche rispondendo a sue specifiche domande.
Realizzo questo tipo di ritratto con un background di conoscenza teorica, studio, sperimentazione ed applicazione, seguendo il mio intuito e talento.
I 90 disegni di attivazione, sono parte delle tecniche vibrazionali di Baba Bedi XVI