Appunti dal liceo Artistico anni ’80

 

 

Disegno a matita di Franca Dariol – uso di cerchietti per creare un ombreggiatura

 La funzione del disegno:

è quella di rappresentare figure con segni visibili su carta, tavola e simili. Attraverso il segno si attua un bisogno di definizione, di collocazione, di riscontro, di misura con la realtà, di conferma e valutazione della stessa.

Attraverso il segno si intesse la traduzione della propria visione, il modo di tradurre la visione del segno, il modo formale in cui si esplicherà sarà collegato e influenzato in parte, dalle informazioni culturali, dal momento storico e dall’elaborazione dell’apporto creativo personale.

La rappresentazione può essere eseguita con diverse tecniche:

  • con inchiostro di china,
  • acquatinta,
  • a matita di grafite comune,
  • a sanguigna,
  • a pastello,
  • a pennello,
  • a carboncino.

 

Disegni a pastello

su carta da pacchi bianca semiruvida

Disegni a matita, carboncino e sanguigna

su carta da pacchi bianca semiruvida

Al chiaroscuro: se con graduata disposizione e distribuzione di ombre e di luce da ai soggetti l’aspetto di rilievo.

A macchia: se le immagini sono rappresentate con macchie di differenti intensità che ne riproducono gli elementi principali (immagini non ancora perfettamente adatte alla spiegazione).

A schizzo: quando il disegno è di primo getto abozzato a linee generali con accenni di ombreggiatura. Si esegue quasi sempre in condizioni di scarsa disponibilità di tempo per riprese in movimento o per bloccare sulla carta l’immagine-impressione di un movimento.

Il disegno da studio: completo di tutti gli elementi.

Colloca la figura rappresentata attraverso le linee di costruzione, procede attraverso una schematizzazione a forme geometrizzanti per afferrare meglio i rapporti tra elementi costituenti la forma e le forme. Nell’ultima fase si completa con le ombreggiature, per dare risalto alla prospettiva e creare l’aspetto di rilievo.