IL ROMANTICISMO

Il romanticismo, nel corso di tutto l’Ottocento, ha nella musica e nella letteratura i suoi linguaggi più adeguati: nella musica perché questa, svincolata dalla necessità di riprodurre oggetti reali, può, meglio di ogni altra forma artistica, esprimere il mondo interiore dell’autore; nella letteratura perché la parola, malgrado i limiti imposti dalla sua finitezza concettuale, riesce, organizzandosi nella complessità del periodo, ad analizzare i sentimenti, più che l’aspetto fisico, dell’uomo e a comunicarli al lettore.

Anche la pittura, tuttavia, ha avuto un ampio sviluppo in età romantica; anche quando imita il mondo esterno, dà all’artista la possibilità di interpretarlo, inventando spazi, forme, luci, colori.

Esprimono con chiarezza i principali motivi della loro età alcuni artisti tedeschi, inglesi e francesi.

Nel romanticismo il sentimento prevale nel ragionamento, l’Io sull’idea, in opposizione al neoclassicismo ed alla conclamata superiorità dei modelli greco-romani. Ricerca una lingua che colpisca e che esprima qualcosa di interiore e di nuovo, vi è anche il sentimento.

In Germania spicca Friedrich.

Caspar David Friedrich (1774 – 1840) partecipa totalmente come uomo e come artista, alla rivoluzione romantica.

E’ ritenuto un grande paesaggista, nel senso romantico di totale convivenza dell’uomo, finito e tuttavia colmo di aspirazione all’infinito, con la natura, immensa e possente; nel paesaggio il Friedrich trasfonde la ricchezza dei suoi sentimenti, la coscienza della solitudine dell’uomo, la sua angoscia di fronte al mistero; nella natura egli coglie il “sublime”, quel sublime che è uno dei temi fondamentali del romanticismo e che è stato definito dal filosofo Immanuel Kant: sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura, sia nel suo aspetto pacifico che nella sua terribilità quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, finitezza ed allo stesso tempo, cosciente di ciò, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una realtà superiore alla misura dei sensi.

Una delle opere di Friedrich che possono meglio servire da esempio è “Il naufragio della Speranza”. (…) La speranza dell’uomo, il suo eterno desiderio di conoscenza e di dominio sulla natura sono tuttavia destinati a restare sconfitti nella lotta impari contro le forze superiori della natura.

In Inghilterra: la pittura di Füssli e Blake. Sono i miei pittori prediletti del periodo romantico.

In Italia invece il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo è stato contraddistinto da una fase “purista”, che dal punto di vista artistico ha dato risultati meno apprezzabili.

Testo parzialmente tratto da: “L’arte italiana” di Pietro Adorno – volume terzo.